Espressione e confronto di idee

Immigrazione e territorio

Il Pappagallo

Avevo comprato ‘Il Galletto’ sabato mattina e l’avevo subito buttato nel cestino, stizzito, con il proponimento di non comprarlo più, dopo aver letto l’editoriale di Pietro Mercatali che si schiera coraggiosamente con la lista ‘Cambiamo insieme’ di Lega Mugello, Fratelli d’Italia e il Popolo della Famiglia (?).

Sollecitato dalla discussione nel Gruppo Whatsapp ‘Mugello Senza Frontiere’, ho riesumato dal raccoglitore della carta e ho letto l’articolo ‘Per una efficace azione amministrativa a Borgo’, del candidato di destra Luca Margheri. Temevo che ci fosse qualcosa di buono, ma fortunatamente, almeno dal punto di vista delle idee, mi sono subito tranquillizzato: calma piatta. Il titolo non ha niente a che vedere con l’articolo, per il 60% parla di immigrazione come se questa fosse il problema fondamentale del Comune di Borgo S. Lorenzo e per il 40% critica l’amministrazione Omoboni (e neanche con tanta efficacia, io potrei fare di meglio), commettendo anche dei lapsus che tradiscono la speranza di non vincere le elezioni. L’unica proposta, l’unico PER, mi sembra PER Salvini.

Le elezioni amministrative a Borgo non mi riguardano direttamente, e neanche tanto mi interessano, ma dato che l’argomento principale del dibattito per la lista di destra è ‘non passa lo straniero zum zum’, considerate le mie diverse attività con opposti fini (Scuola, Mugello Senza Frontiere, organizzazione di ‘pseudo-eventi’) mi sento un po’ coinvolto.

Sempre ne ‘Il Galletto’, sotto l’articolo citato, c’è quello riguardante ‘Borgo in Comune’, lista più a sinistra di tutte. Mi dispiace che non si riesca a mettersi d’accordo a sinistra (da Pd a Potere al Popolo, tutti compresi + battitori liberi) per questa piccola amministrazione locale; probabilmente le piccole storie del passato, che fortunatamente non conosco, rappresentano un ostacolo insormontabile. Qualche mese fa anch’io sarei stato più schizzinoso; ora che ho un po’ più paura di Salvini e un po’ meno paura di Renzi non ho dubbi: è il momento di stare insieme, per fermare in tempo la destra leghista e la sua inquietante compagnia. Incoraggerò qualsiasi azione di raccordo a sinistra e cercherò di ostacolare i controproducenti scontri all’interno di un fronte che dovrebbe essere comune.